sabato 3 maggio 2008

Ti stendo con un Amen!


Ho sentito tutto il dì l'appena uscito disco dei Baustelle, seconda prova da major di un gruppo che ha sfiancato il mio Ipod in più di un'occasione.
Era difficile ripetere l'equilibrio formale de "La malavita", ma se non altro con questo "Amen" i tre senesi riescono a piazzare un bel singolo, quel "Charlie fa surf" che sta spaccando gli stereo e le tv di mezza Italia. Il successo è assicurato, se azzecchi il singolo, è più facile vendere l'album. Le altre canzoni però non leccano neanche le scarpe dei precedenti successi come "Cronaca Nera", "Sergio", "Revolver" e di "Un romantico a Milano", vecchie hit di un album importantissimo -e vendutissimo- come "La malavita".

Un consiglio, ora che vi siete sentiti "Amen" e che avete imparato a memoria "La malavita"... andate a recuperare i primi due album "Sussidiario illustrato della giovinezza" e "La moda del lento" sono in offerta a dieci euri in tutti i negozi di dischi.
Spero che non si sputtanino troppo, i miei cari Baustelle. Mi piacciono le puttane, ma mai troppo sfatte.

Per uno strano caso della sincronicità, credo che uno dei miei collaboratori si occupa del loro sito, trattasi del Nerd Oscuro Stefano... uno dei ragazzi che ho selezionato per entrare nella squadra dei traduttori Magic e che lavora con noi da un paio di anni. Ma magari ricordo male.

Il Dottor Caso, uno dei miei più cari amici, mi ha prestato Iron Man: Il demone nella bottiglia, la ristampa di una delle poche saghe decenti di un personaggio che mi è sempre stato antipatico. PICCOLA DIGRESSIONE POLEMICA: e ti credo: playboy, genio, venditore di armi, ministro della difesa, direttore di un'agenzia di spie. Ma come fa uno così a starti simpatico? Perché dovrei acquistarne le storie ogni mese? FINE DIGRESSIONE POLEMICA
Spero di restituirtelo presto, Dottor Caso!

1 commento:

Fr@ ha detto...

Ma bene, un bel blog per chiacchierare un po' sui fatti della vita. Che se fosse più a fumetti, sarebbe senz'altro più divertente (o almeno, più colorata, visto che la farei io!), ma magari più limitante: te lo immagini che sceneggiatore folle dovrebbe esserci dietro per riuscire a stare al passo con la vita reale? Poveraccio. Restiamo noi gli sceneggiatori di noi stessi, ci conviene! E a volte risparmia molte sorprese. Per esempio, uno sceneggiatore avrebbe condotto anche me a vedere Clooney+Zellveger, ma autoproducendomi, mi sono risparmiata la noia e 7 euro! Era tanto per dire. Ti ho linkato sul mio blog, il party?? ;)