sabato 19 luglio 2008

LA RIIVOLUZIONE RUSSA RULLA

Capita che ti innamori. Che la vita ti fa incontrare sentieri strani e alla fine ti sfiora qualcosa di più di una mano.
Qualche mese fa, incappai nel catalogo della first second e scelsi un paio di titoli. Uno era un fumetto coreano o thailandese che capii poco. L'altro era Laika. Il segno canadese, l'impostazione alla francese, l'autore inglese, la casa editrice americana e la storia RUSSA colpirono il mio cuore di giovane bimbo.
Pensai che non era adatto al catalogo Magic e neanche lo proposi in reda, ma lo lessi con gioia e amarezza, con un filo di anima ecologista. Poi lo riposi nel cassetto dei sogni, pieno di una infinita serie di volumi e graphic novel che vorrei pubblicare in Italia ma che, per i rifuti del direttore editoriale, non sono finite sotto il marchio Magic.
E invece un giorno di qualche mese fa, Pasquale mi sorprende e annuncia la trattativa per pubblicare in Italia Laika. Poche volte Pas mi sorprende così in positivo... forse per colpa delle reminiscenze dei suoi editoriali "morte e distruzione"?
A agosto Laika uscirà per la magic. Vorrei che il pubblico premiasse una delle storie meglio congegnate degli ultimi anni. Laika è uno di quei fumetti trasversali che possono essere amati da tutti.
Oggi, tra l'altro, in una giornata lavorativa che mi sembra eterna che è cominciata alle 8.00 ed è finita mezz'ora fa, ho anche ultimato la supervisione di Minaccia Rossa, bella storia di O.C. Brody, Bilson e deMeo disegnata dal classico Jeremiah Ordway. In pratica una giornata nel segno del comunismo. Ho anche fatto un paio di cosine per Planeta. Una è Gintama. Uno dei manga più divertenti che abbia mai letto. Ho fatto qualche sforzo nell'adattare l'umorismo giappo al gusto italiano. L'altro è un progetto ancora Top secret che presto sarà svelato...
A questo proposito La giornata è stata funestata dall'ennesima delusione lavorativa (una delusione che è anche una conferma)... ma tant'è ormai ci sono abituato. Non mi aspetto moltissimo da tutta questa situazione. è estate e siamo tutti con i nervi scoperti. Aspetto che il periodo difficile delle doppie consegne, della programmazione fino a Lucca, degli ultimissimi giorni prima di partire per il Portogallo finisca.
Oppure no? Non aspetto? devo trovare qualcosa da fare che mi distragga il cervello? Nuovi ambienti, più stimolanti...? Voglio qualcosa di nuovo nella mia vita? Ne sono sicuro?

domenica 13 luglio 2008

LA TRADIZIONE DEL TRADIMENTO




In principio c'era lui: un personaggio a fumetti visivamente ineccepibile che se le dava di santa ragione con i mostri di ogni tradizione culturale, e litigava con il governo, con il padre adottivo, con il padre naturale... Un ragazzo infernale coraggioso e amante della bella vita. Un tizio grosso e rosso cresciuto negli anni 50 da un bislacco professore.
Tra le apgine dei fumetti, Hellboy è diventato il veicolo principale delle ossessioni letterarie di Mike Mignola, un uomo che sin da piccolo voleva fare un solo mestiere: disegnare mostri. Come una macina, Hellboy ha triturato racconti pulp, teorie della cospirazione, tradizioni celtiche, streghe orbe, leggende africane, alieni, femmine naziste in corpetto di pelle e frusta e persino effeminati vampiri veneziani. Tutto finiva nel mondo creato da Mignola e veniva trasformato dal suo segno duro e massiccio.

Un segno duro e massiccio che è stato notato anche da Guillermo del Toro, regista difficile da ignorare per la sua capacità visionaria, che ha voluto l'incarico di adattare Hellboy per il cinema.

Dopo il successo della prima pellicola, sulla produzione sono piovuti una marea di dollari per fare di Hellboy II: The Golden Army un'autentica macchina sfornasoldi, un film fantasy con mostri e freak nobilitato da un sottotesto ideologicamente ecologista e francamente fracassone.

E da quanto ho potuto vedere, Guillermo il risultato a casa lo ha portato anche se ha deciso di abbandonare il sentiero tracciato dal padre putativo Mignola. L'Hellboy cinematografico è una cosa diversa da quello fumettistico... ma chi se ne frega! Ora abbiamo un altro Hellboy, quello di Del Toro! Ancora più semplice della creatura originale, ma allo stesso modo vincente.

Hellboy II: The Golden Army ha un impianto scenico disarmante, effetti speciali visivi e sonori sono lo stato dell'arte e rimandano a grandi maestri come McKean e Storrey. Si allontanano dai segni vigorosi e oscuri di Mignola e scelgono la strada del barocco visivo, un florilegio di colori metallici che aggrediscono l'occhio dello spettatore più distratto. Troll materici e fatine dei dentini con tanti tanti dentini, automi steampunk metallici, freddi principi degli elfi cacciati dal cielo che risplende. I bambini ne rimarranno estasiati. Una katana affillata per colpire i gusti del pubblico mainstream in pieno cuore.

L'impianto visivo è ineccepibile, certo, ma forse si poteva fare di più in termini di originalità della storia. La struttura narrativa del film è davvero debole, racconta semplicemente con gusto barocco una storia di tradimenti, figli rinnegati e guerra contro l'umanità che abbiamo già visto centinaia di migliaia di volte. E dal punto di vista della storia, Hellboy II: The Golden Army non aggiunge davvero nulla di nuovo... poteva premere l'acceleratore sulla condizione di freak degli agenti del B.P.R.D., poteva dare qualche dialogo in più al Principe Malvagio. Poteva sviluppare meglio il rapporto a incroci multipli tra Liz-Hellboy-Nuala-Nuada e Abe. Poteva fare tutto questo. Il film ne avrebbe guadagnato in profondità, e mi sarebbe piaciuto molto di più, ma non sarebbe stato una macchina sfornasoldi.

Ma Hellboy II è solo un film fracassone, no? è unn pop corn movie, e forse di una certa profondità non ne ha neanche tanto bisogno. Se non fosse che in due o tre momenti, Del Toro si risveglia regista di razza e sforna un trittico di scena liriche e poetiche che da sole valgono il prezzo del biglietto. Il prologo animato è potente come poche scene di apertura viste finora. Metaforico e ficcante. La scena in cui Hellboy e Abe si confessano le loro pene d'amore di fronte a una (cassa di) birra ricorda la carica emotiva dei film di Frank Sinatra e la morte del Dio della Vegetazione avrebbe fatto la sua porca figura in qualunque film fantasy di alto livello visto negli ultimi anni.
Mister Del Toro... come devo considerarlo questo Hellboy II: The Golden Army? Un film da pop corn per ragazzini brufolosi sempliciotto o un carrozzone di effetti speciali che mascherano un raffinato congegno per trentenni romantici mai cresciuti?

giovedì 10 luglio 2008

QUANDO NON DORMO VADO A PESCA...


Sorprese in giro per la rete
Braccio di culo... la genialoide striscia nerd di un tizio che ha un culo piazzato sulla mano. Pillole punk di cattiveria citazionista... non sapevo l'avesse co-creato il buon Matteo Scalera. Doppia sorpresa...
Date uno sguardo anche al lavoro di Giacomo Bevilacqua. sarà un colpo di fulmine come lo è stato per me. Panda, l'alfiere del bianco e nero, è lì che vi aspetta, surreale e lieve come l'indianina delle pubblicità della girella. A quando un match Panda vs Zebra per il dominio assoluto del bianco e nero? E Panda vs Mandrillo: Bianco e nero contro quadricromia?
A proposito di dolci...
Se avete voglia di qualcosa di dolce andate invece su mani di pasta frolla, il blog di Raffaella. Da leccarsi le punte delle dita. Se mai qualcuno avesse voglia di ringraziarmi per un mio gesto, per avergli trovato lavoro, per averlo difeso durante una rissa... per essergli stato amico, amante o altro... ora sapete cosa fare. Contribuite attivamente al mio progetto-diabete!
Se invece non avete paura, date uno sguardo ai lavori dell'Olandese Volante: Michele Dutch. Ma solo se siete veri Uomini senza paura.

Sempre tra i link, trovate quello di Stefano Perullo. Stefano è una delle persone più oneste intellettualmente che conosco. Un tipo duro e puro. Gentile ma capace di scoperchiare le zanne e ringhiare a denti stretti. Una persona da avere al fianco. Gli voglio un bene grande anche se ci sentiamo pochino. Ha da poco aperto un negozio in quel di Caserta, se passate da quelle parti andatelo a trovare. Lui non vi lascerà andare senza avervi prima appioppato una quantità esagerata di ottimi fumetti. Il vostro portafogli ne risentirà, ma il vostro cuore sobbalzerà di gioia. E vi ringrazierà.

venerdì 4 luglio 2008

NEW NEWS ON THE BLOG


è uscito anche Star School #1.
Rivista per adolescenti che contiene una mia storia di 20 pagine disegnate dalla bravissima Alessia. L'editore ci ha consegnato i personaggi, io ho cercato di far quadrare una storia con un po' di ritmo, buoni ganci tra una scena e l'altra e anche qualche invenzione, qualche battuta cattiva e un filo di buonismo che non fa mai male. Ho tentato di asciugare il linguaggio, limitando l'uso di paroloni e cercando di comunicare le emozioni dei personaggi attraverso l'uso della regia e dei testi di alcune canzoni pop. è stata una bella esperienza e non vedo l'ora di finire la sceneggiatura del terzo numero. Lele ha fatto una faticaccia a seguirmi: le ho chiesto (poverina!) di realizzare un'esterna documentata del Teatro Olimpico, un peluche a forma di mucca, un montaggio alternato con una canzone, una citazione alla pop art di Warhol con una funzione narrativa e tante altre cosine. Una delle richieste più bislacche è stata quella di omaggiare il mio disegnatore preferito di sempre, Gianni De Luca. Quando ho chiesto ad Alessia di fare una tavola ispirandomi all'immortale illustratore del Commissario Spada, credevo pensasse fossi pazzo. E invece ha accettato con gioia, capendo al volo il gioco. Qui sopra ne vedete la versione a matita. Questo omaggio ci è piaciuto talmente tanto che abbiamo deciso di renderlo un appuntamento fisso!
La rivista è di grande formato e costa pochi euro (2.90). Dateci uno sguardo se potete!

G.N.A.P.P.A. da lontano


Qui a lato vedete due interpretazioni gnappiche di valenti amici. In alto trovate la cartoonosa matrioska di Gianfranco Giardina. Gianf è un compagno di qualche battaglia, abbiamo fatto assieme un fumetto di una decina di pagine pubblicate su due numeri della rivista per bambini Superangers. Trovate il numero 3 in edicola. Costa poco, per cui compratelo e regalatelo a nipotini e figlioletti alfabetizzati, si potrebbero divertire. Con Gianf vorrei realizzare tante altre storie, soprattutto realistiche, ché Gianf ha una insospettabile vena oscura e noir fichissima.

Sempre a lato ma più in basso trovate le prove colore per il logo ufficiale di G.N.A.P.P.A. Lab. Il logo (qui sopra in una strana colorazione blu) è realizzato dal grandissimo Andrea Piccardo, uno dei migliori designer italioti. L'ho conosciuto ai tempi di Ultimo della Lista e U.S.S. pubblicati da Magic Press e siamo rimasti in contatto anche dopo la fine della gestazione di quei due volumetti. Confesso che Andrea mi fa un po' invidia. è modesto, simpatico, allegro, attivissimo. fa il grafico, il colorista, il designer, l'apicultore, manda avanti con la famiglia un agriturismo, canta con il coro, organizza l'ottima manifestazione Fumasci e occasionalmente prepara progetti in attesa che qualcuno trovi la forza di pubblicarglieli.

Ha anche una moglie (anche se non capisco quando ha trovato il tempo di sposarla), per cui, amiche donne, se pensavate di chiedere il suo numero di telefono, scordatevelo... i migliori sono sempre i primi a sparire dalla piazza (e infatti anche io sono già stato preso...).

Un abbraccio virtuale quindi a Gianfranco e Andrea, in attesa di vedere le loro cose e sperando in futuro di lavorare ancora assieme.

Andrea, Gianfranco... vi voglio bene!